Dante Alighieri nella Divina Commedia, parla, nel canto XXVI dell'inferno, dell'esplorazione. Queste sono le parole che mette in bocca ad Ulisse, famoso per le sue peregrinazioni in tutto il Mediterraneo, mentre racconta della sua vita e delle sue avventure:
né dolcezza di figlio, né la pieta
del vecchio padre, né 'l debito amore
lo qual dovea Penelopé far lieta,
vincer potero dentro a me l'ardore
ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto,
e de li vizi umani e del valore;
Per leggere l'intero canto dal quale è stato estratto il seguente passo, (l'intero testo è percorso dal tema trattato dal blog, con l'elenco dei luoghi e delle esperienze fatte dal condottiero di Itaca) clicca qui
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